Conclusioni
Prestazioni |
Ottime prestazioni per la fascia di appartenenza |
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Overclock |
L’unica incertezza di questa scheda madre concerne probabilmente le RAM, sicuramente importanti su Ivy Bridge ma considerando la fascia di prezzo e le feature offerte per questa pratica merita sicuramente il nostro award |
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Estetica |
Layout senza troppi fronzoli ma non sgradevole |
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Materiali |
Componentistica di primo livello ed appartenenza alla serie Ultra Durable 4. L’efficienza non è al top ma la stabilità è assicurata |
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Bundle |
Il bundle e la dotazione è forse un po’ scarno rispetto ad altri modelli. Degne di nota soltanto le porte SATA3 e USB 3.0 addizioali |
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Prezzo |
170€ è sicuramente un prezzo adeguato per la qualità di questa scheda madre, che è probabilmente il modello che ha riscosso maggior successo tra gli overclocker tra i modelli GIGABYTE, insidiando la altrettanto apprezzata Maximus V Gene. |
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Complessivo |
Eccoci a spendere qualche parola conclusiva su questa scheda della Gigabyte dalle pretese non eccessive ma di qualità e robustezza. Gli ingegneri della Gigabyte hanno fatto un ottimo lavoro sulla Z77X-UD4H se consideriamo il fatto che sono riusciti a realizzare un prodotto completo, dal punto di vista delle porte I/O senza eccedere sui costosi controller Thunderbolt che si trovano sulla serie TH. Pur appartenendo ad una fascia inferiore rispetto alla top di gamma Z77X-UP7 o agli modelli che beneficiano della tecnologia Ultra Durable 5, si è difesa molto bene popolando e surclassando in molti test schede dai costi e con tecnologie superiori. Sebbene faccia parte di una batteria di 21 modelli che saranno presto oscurati dalla nuova piattaforma Z87 a supporto dei processori di classe Haswell, la Z77X-UD4H ha mostrato di avere tutte le carte in regola per dare del filo da torcere ai modelli più blasonati anche di altre aziende. Non solo, si è dimostrata all’altezza anche di sessioni di overclock estremo con azoto liquido e quindi in ambiti molto spinti, grazie alla presenza di integrati IR3564A + IR3570A per il controllo della tensione a livello digitale. Qualche problema invece l’abbiamo riscontrato con il parametro di variazione del Bclk di EasyTune6, in quanto il valore che mostrava era del tutto fuori scala. Logicamente non è servito scaricare la nuova versione datata 22/11/2012 e l’installazione delle patch. Viceversa nessun problema nel modificare valori di tensione e di ratio (frequenza) della CPU. La presenza di 3 slot PCI-Express 16x agevolano l’utente nell’utilizzo di VGA particolarmente grandi e per configurazioni SLI / CrossFireX. La presenza di 8 porte USB 3.0, grazie al controller aggiuntivo VIA VL800 agevola la connessione di molte più periferiche che adottano tale standard. Ormai in disuso, lo standard PCI è diventato prezioso per chi ha schede compatibili con tale standard, come le schede di acquisizione video, per questo su piattaforma Ivy Bridge trovarlo rappresenta un valore aggiunto. Anche le 4 porte addizionali SATA3/eSATA in standard SATA3 a 6Gbps consentono configurazioni particolarmente spinte nel reparto storage. La presenza del display per la diagnostica, dei pulsanti di accensione (rosso), di reset e dei punti di rilevazione delle tensioni sono un valore aggiunto per una scheda che costa 20€ in meno rispetto alla sorella maggiore Z77X-UP4 da cui la UD4H può invidiare solo le porte Thunderbolt. Con un prezzo medio di circa 170€, la UD4H è sicuramente un’ottima candidata per chi cerca una scheda madre dalle grandi potenzialità in overclock, senza spendere una fortuna per altre feature di cui non avrà bisogno.
PRO:
- Componentistica
- Stabilità in overclock
- Prezzo
- Dual BIOS
- Elevato numero di porte USB 3.0
- Uscite Video
- Slot PCI
CONTRO:
- Non adatta per Overclock spinti della Memoria
- Bundle minimale
- Qualche problema software con qualche parametro di EasyTune.
Un ringraziamento va a GIGABYTE per l’invio del sample ed aver permesso questa recensione.
Valter d’Attoma
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