Consumi
Supportati dalla presenza di punti per la rilevazione delle tensioni in tempo reale, ci siamo avvalsi del noto tool CPU-Z (aggiornato alla release 1.64) per la rilevazione e la stabilizzazione della frequenza del processore in tempo reale. Le misurazioni sono state effettuate con il sistema sotto carico tramite LinX utilizzando come riferimento la frequenza limite di 4500MHz, la stessa frequenza è stata impostata da BIOS anche per la Gryphon Z87 e la GIGABYTE UD3H. Ovviamente per superare il test dei 10 cicli sotto LinX con il quantitativo impostato di memoria di 4096MB ogni scheda ha richiesto da Bios, per poter chiudere il test senza errori, un determinato voltaggio. Al fine di rendere attendibile il test e porre le schede sullo stesso piano per verificarne la sezione di alimentazione e quindi la singola capacità di stabilizzare il Vcore erogato riducendo al minimo il Vdroop, siamo intervenuti sul LoadLineCalibration settandolo al massimo possibile, cosi da mettere sullo stesso piano l’intervento della sezione di alimentazione delle varie motherboard. Il profilo LLC impostato al 100% da bios sulla MSI Z87 MPOWER MAX ci ha permesso di rilevare un comportamento della scheda madre stabile con un Vdroop inferiore alle concorrenti e precisamente di soli 0,007 volt ovviamente rilevato sotto carico tramite il Multimetro digitale. Lo scopo del test mira principalmente a comparare le schede sul piano dei GFlops massimi generati. In secondo luogo viene analizzato l’aspetto delle tensioni erogate ed il relativo Vdroop in un’ottica di efficienza del sistema di alimentazione. Ci sembra giusto chiudere il quadro andando a rilevare i consumi del sistema nella sua complessità. Ricordiamo che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale espressa da LinX, poiché a determinate frequenze limite il processore assorbe un notevole quantitativo di corrente e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente, il valore computazionale di Lynx rimane basso. Di solito su molte altre schede madri con una sezione di alimentazione non all’altezza, per cercare di chiudere il test ad una data frequenza, si cerca di compensare aumentando il voltaggio (Vcore) applicato al processore, ma ci si scontra con il problema della temperatura. Di seguito la tabella riepilogativa dei risultati ottenuti:
Il risultato ottenuto in termini di GFLOP è leggermente inferiore rispetto a quello della Z87X-UD3H, ma di poco. La MPOWER MAX ha fatto segnare consumi abbastanza contenuti, nonostante l’abbandono dei DrMOS. Le temperature registrate sono leggermente più elevate rispetto alla concorrenza, ma comunque molto contenute.
Ci teniamo a precisare che sconsigliamo per un daily clock a qualunque frequenza lo si voglia raggiungere e mantenere, d’impostare un LLC al massimo in quanto utilizzare tale settaggio in primis non è necessario, dato che questi settaggi si utilizzano per chi opera sotto azoto, ed in secondo luogo comporta una notevole produzione di calore nonché un maggiore stress al processore.