Samsung, azienda sud-coreana che tutti conosciamo vista la grande diffusione di apparecchiature e componentistica nel campo dell'informatica e dell'elettronica di consumo, starebbe pensando ad una acquisizione di Sandisk, azienda californiana importantissima nel campo delle memorie NAND Flash.
Non che Samsung non sia forte in questo settore, anzi, ma è proprio per questo che occorre pensare ai motivi e alle possibili conseguenze dell'acquisizione di quello che è un concorrente importante. Samsung, nel corso del secondo trimestre di quest'anno, ha fatto segnare un market share stimato del 43% nel campo delle memorie NAND Flash, mentre Sandisk è il primo fornitore delle stesse memorie nel campo dell'elettronica di consumo, nonché detentrice dei brevetti in quanto ha inventato proprio la tencologia NAND Flash.
Samsung, con gli elevatissimi volumi di vendita di chip memoria, deve pagare a Sandisk royalties che arrivano a 400-500 milioni di dollari USA all'anno, una cifra destinata a crescere con il crescere della domanda da parte del mercato. Ecco dunque che, fatti due conti, Samsung avrebbe più convenienza a comprare direttamente Sandisk (valutata circa 3 miliardi di Dollari USA), acquisendo di conseguenza tutti i diritti ed i brevetti per i quali ora paga cifre considerevoli.
Sandisk, d'altro canto, non conferma ma non nega che vi siano discussioni in corso, sebbene nulla di preciso possa venir divulgato prima di una eventuale firma. Quel che è certo è che le borse hanno reagito bene alla notizia, in quanto il titolo Sandisk ha guadagnato di colpo circa il 28%. Non resta che attendere gli sviluppi della vicenda, sebbene vi sia qualche dubbio. Il primo riguarda la situazione di monopolio quasi assoluto da parte di Samsung nel settore memorie, qualora un accordo andasse in porto. A darne la notizia molte fonti, fra cui EEtimes.
Il secondo quello che riguarda l'accordo fra Sandisk e Toshiba, che collaborano per la realizzazione dei chip memoria. Cosa ne pensa Toshiba delle ultime voci? Attendiamo eventuali sviluppi per chiarire proprio questi dubbi.
Non che Samsung non sia forte in questo settore, anzi, ma è proprio per questo che occorre pensare ai motivi e alle possibili conseguenze dell'acquisizione di quello che è un concorrente importante. Samsung, nel corso del secondo trimestre di quest'anno, ha fatto segnare un market share stimato del 43% nel campo delle memorie NAND Flash, mentre Sandisk è il primo fornitore delle stesse memorie nel campo dell'elettronica di consumo, nonché detentrice dei brevetti in quanto ha inventato proprio la tencologia NAND Flash.
Samsung, con gli elevatissimi volumi di vendita di chip memoria, deve pagare a Sandisk royalties che arrivano a 400-500 milioni di dollari USA all'anno, una cifra destinata a crescere con il crescere della domanda da parte del mercato. Ecco dunque che, fatti due conti, Samsung avrebbe più convenienza a comprare direttamente Sandisk (valutata circa 3 miliardi di Dollari USA), acquisendo di conseguenza tutti i diritti ed i brevetti per i quali ora paga cifre considerevoli.
Sandisk, d'altro canto, non conferma ma non nega che vi siano discussioni in corso, sebbene nulla di preciso possa venir divulgato prima di una eventuale firma. Quel che è certo è che le borse hanno reagito bene alla notizia, in quanto il titolo Sandisk ha guadagnato di colpo circa il 28%. Non resta che attendere gli sviluppi della vicenda, sebbene vi sia qualche dubbio. Il primo riguarda la situazione di monopolio quasi assoluto da parte di Samsung nel settore memorie, qualora un accordo andasse in porto. A darne la notizia molte fonti, fra cui EEtimes.
Il secondo quello che riguarda l'accordo fra Sandisk e Toshiba, che collaborano per la realizzazione dei chip memoria. Cosa ne pensa Toshiba delle ultime voci? Attendiamo eventuali sviluppi per chiarire proprio questi dubbi.
Fonte: HardwareUpgrade
- Jacopo P. -